Chirurgia varici degli arti
Microflebectomia estetica, Flebectomia ambulatoriale e Stripping safenico

Senza dubbio la chirurgia delle varici degli arti inferiori si è molto sviluppata negli ultimi decenni, soprattutto per ciò che concerne la sua minore invasività e la maggiore attenzione posta ai risultati estetici che determina. In generale potremmo dire che la novità più importante risiede nell’atteggiamento molto più conservativo e meno “aggressivo” rispetto ad un tempo che la chirurgia oggi persegue, rispettando maggiormente la fisiologia della nostra circolazione.
Tutto ciò non deve prescindere, però, da un attento ed accurato studio strumentale del sistema circolatorio venoso, primo atto indispensabile per potere stabilire un corretto piano terapeutico.
Di seguito troverete una descrizione dei principali interventi chirurgici eseguibili oggi a carico del sistema venoso degli arti inferiori.
MICROFLEBECTOMIA ESTETICA
La flebectomia per microincisioni, o Microflebectomia Estetica, è una tecnica che consente l’asportazione di varici e varicosità in regime ambulatoriale, cioè senza ricovero, per lo più in anestesia locale.
Come ormai in molti sanno le teleangectasie e vene varicose sono responsabili, oltre che di disturbi funzionali a volte anche importanti, di inestetismi degli arti inferiori tali da determinare spesso situazioni di disagio nella vita di relazione: sempre più, infatti, presentabilità e aspetto estetico, considerati importanti per certi versi quanto lo stato di salute, rappresentano la molla che spinge persone di ogni età a rivolgersi allo specialista per riuscire a portare a soluzione questo problema.
Le vene varicose rappresentano una patologia ancora troppo spesso sottovalutata, con una evoluzione nel tempo sfavorevole: sono dunque necessarie una diagnosi precisa ed una pronta terapia correttiva il più radicale possibile, tale da consentire non solo un rapido recupero, ma anche un efficace miglioramento estetico.
I trattamenti cui si ricorre per curarle si propongono due obiettivi: da un lato migliorare la circolazione venosa delle gambe e i sintomi ad essa collegati, dall’altro evitare un aggravamento e l’eventuale insorgenza di complicazioni.
Tale metodica non richiede suture né legature vascolari; non comporta interruzioni dell’attività lavorativa né degenze postoperatorie. L’assenza di traumatismi e di grosse incisioni permette un pronto recupero ed un rapido miglioramento dell’ aspetto estetico: questo rappresenta infatti uno dei cardini del successo di questa terapia.
La Microflebectomia è una tecnica che, se ben inserita fra le altre metodiche chirurgiche o conservative, permette di raggiungere la soluzione del problema varicoso con facilità e sicurezza. Questo intervento, per i suoi apprezzati risvolti estetici, è senz’altro il più richiesto da parte del sesso femminile.

LA FLEBECTOMIA AMBULATORIALE
La flebectomia ambulatoriale è una procedura chirurgica che consente l’asportazione di vene varicose in anestesia locale e senza ricovero e che, sebbene praticata da almeno 30 anni, sta guadagnando negli ultimi tempi una popolarità sempre maggiore.
I tronchi safenici principali e le varici non safeniche possono essere agevolmente asportate in una o più sedute utilizzando un anestetico locale infiltrato lungo il decorso della vena o delle vene da rimuovere, attraverso piccolissime incisioni cutanee.
Possono essere praticate anche decine di microincisioni senza alcun disagio per il paziente.
Peraltro, attraverso una sola di queste piccole aperture è possibile asportare anche lunghi tratti di vena.
Al termine dell’intervento non si esegue alcuna sutura: le ferite guariranno spontaneamente diventando pressoché impercettibili.
Sul piano del risultato estetico la flebectomia ambulatoriale è senza alcun dubbio molto superiore rispetto alle tradizionali tecniche chirurgiche utilizzate in caso di varici degli arti inferiori.
Questa tecnica inoltre non è riservata solo a grossi rami venosi, ma può essere utilizzata per rimuovere varici reticolari (aventi cioè un calibro non superiore a 3-4 mm), vene perforanti ed anche in caso di teleangectasie.
Il periodo postoperatorio prevede il posizionamento di un bendaggio multistrato da mantenere nelle prime 48-72 ore; viene quindi prescritto un collant elastico da indossare durante il giorno per un variabile periodo di tempo (fino ad 1 mese).
Le normali attività quotidiane, anche lavorative, possono essere riprese dopo 24-48 ore. La flebectomia ambulatoriale viene dunque di norma eseguita senza necessità di ricovero: è cioè possibile realizzarla facendo immediatamente tornare a casa il paziente al termine della procedura.
Il termine ambulatoriale tuttavia non significa che possa essere attuata presso qualsiasi studio medico: essa richiede una struttura adeguatamente attrezzata affinché l’intervento possa svolgersi in assoluta sicurezza.
E’ infatti indispensabile ricordare che si tratta in ogni caso di un vero e proprio intervento chirurgico e che sottovalutare i potenziali, anche se rari, rischi ad esso correlati potrebbe essere fonte di grossi dispiaceri.
L’intervento, eseguito da un chirurgo vascolare, deve essere fatto in una sala operatoria, anche piccola, ma attrezzata e soprattutto in presenza di un anestesista.
Venendosi a realizzare queste condizioni, allora questa procedura sarà certamente in grado di regalare molte soddisfazioni tanto al paziente quanto al chirurgo.

LO STRIPPING SAFENICO
L’intervento chirurgico di stripping della Grande e/o della Piccola Safena viene di norma eseguito in regime ambulatoriale o di cosiddetto “day surgery”, con ciò intendendo un ricovero di una sola giornata, senza necessità di trascorrere la prima notte postoperatoria in Casa di Cura. L’anestesia può essere locale, spinale o generale: la decisione sul tipo di anestesia da adottare può essere influenzata da numerose variabili, in particolare dalle condizioni generali del paziente; la più utilizzata è quella loco-regionale per interventi sulla Grande Safena, locale per interventi sulla Piccola Safena.
Allo stripping può essere associata una Flebectomia segmentaria per asportare eventuali rami varicosi superficiali della coscia o della gamba e la legatura e sezione di vene perforanti. Al termine dell’intervento viene posizionata una calza elastica ed un bendaggio elastico. Il bendaggio elastico verrà rimosso alcune ore dopo l’intervento (comunque entro la sera), mentre la calza elastica dovrà essere tenuta a permanenza per almeno tre giorni; successivamente potrà essere rimossa la sera prima di andare a dormire e reindossata al mattino prima di alzarsi, per circa 30 giorni. La prima medicazione andrà fatta entro il 3° giorno; i punti di sutura, laddove presenti, andranno rimossi entro l’8° giorno. Le ecchimosi spariranno in circa 15-20 giorni; gli ematomi sottocutanei si riassorbiranno in circa 30 giorni. Il bagno o la doccia potranno essere fatti dopo circa 5-6 giorni. L’attività sportiva verrà ripresa progressivamente dopo il 10° giorno. E’ indispensabile sottoporsi a cicli di linfodrenaggio manuale per almeno 2 mesi dopo l’intervento.

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